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Articolo per Bollettino Parrocchiale

È impossibile pensare al Natale che sta arrivando senza associarlo al festoso suono di campane e campanelli e senza far risuonare nel cuore qualche melodia tradizionale: questo probabilmente perché la gioia di questa grande festa non è interamente esprimibile a parole e il profondo mistero che la nascita di questo bambino cela non può essere racchiuso semplicemente in un pensiero. E se ci pensassimo più a fondo, ci accorgeremmo che non è solo a Natale che la musica diventa espressione di sentimenti e di quelle emozioni che la ragione da sola non riesce a contenere. Per qualcuno magari la musica è fatta solo di ascolto, ma a volte ascoltare non è sufficiente e si vuole fare parte del processo creativo di questa arte così variegata.

Non posso sapere se sia stato questo il motivo che spinse un gruppo di persone, nel lontano 1906, a imparare a suonare uno strumento e a fondare un’associazione musicale, ma posso confermarvi che questo è il motivo per cui la nostra banda continua a esistere. Chi decide di fare parte oggi di questa bella realtà della nostra comunità lo fa magari inizialmente perché spinto dall’amico che già suona, o dal genitore, dal figlio (a volte capita!), o semplicemente dalla curiosità, ma alla fine è l’amore per la musica che ci motiva e ci permette di continuare su questa strada. Perché far parte della banda non è solo ricevere un meritato applauso alla fine di una esibizione. Abbiamo, è vero, tanti appuntamenti con il pubblico durante l’anno. Siamo presenti con i nostri concerti nelle varie piazze del paese durante la stagione estiva, animiamo le diverse feste e funzioni civili della comunità di San Pellegrino, accompagniamo spesso anche le funzioni religiose della nostra parrocchia (e non solo!). A volte chi pensa alla banda considera unicamente questo risultato finale: a come sarebbe stata più triste la festa in paese, e la processione più vuota, meno raccolta. Accanto a questi eventi però, e proprio perché questi diano un risultato bello alle orecchie di tutti, c’è un fitto lavoro, che rimane nascosto, ma fa parte piena della nostra attività. Ogni musicante è chiamato a dare la propria disponibilità su più fronti. C’è infatti chi condivide l’auto quando suoniamo fuori paese, chi monta i leggii per i concerti, qualcuno aiuta il maestro a scegliere la programmazione dei brani, altri preparano le fotocopie delle partiture, c’è da gestire il guardaroba delle divise, e curare il sito internet, qualcuno tiene la contabilità, e c’è chi organizza i corsi per gli allievi (che sono il nostro futuro e il nostro vanto!), solo per citare alcuni esempi.

E soprattutto ci sono le lezioni con il maestro e le prove. Un musicante non finisce la sua formazione solo perché ha già ricevuto la divisa e ormai fa parte del gruppo: c’è sempre qualcosa da imparare e sperimentare. Quello che conta poi se si vuole fare buona musica è che bisogna essere capaci di farla insieme, ascoltandosi a vicenda, perché solo così la capacità di saper suonare uno strumento diventa emozione per chi ascolta. Non a caso le nostre prove del martedì sera si chiamano scuole: perché la banda è scuola, musicale, certo, ma anche qualcosa di più. È scuola di pazienza per chi ha esperienza e deve aspettare che anche l’ultimo allievo arrivato provi e riprovi la sua parte. È scuola di umiltà, perché nessun suono deve emergere a scapito degli altri. È scuola di responsabilità, perché bisogna coordinare gli appuntamenti bandistici con gli impegni della vita quotidiana e non bisogna mai pensare che “se ci sei tu, posso mancare io”. Far parte della nostra associazione quindi è anche scuola di fatica, ma se avete avuto modo di assistere a qualche nostra esibizione vi sarete accorti che ne vale la pena! E vi posso assicurare che la nostra banda è anche scuola di risate, perché è dalla gioia dello stare insieme che scaturisce la musica più bella!

Speriamo quindi che il nostro amore per la musica riesca a passare attraverso le note dei nostri strumenti e a contagiare il pubblico che ci segue e ci apprezza. Per questo Natale che viene e per gli altri giorni dell’anno che inizierà tra poco, l’augurio che vogliamo fare a tutti sia quello di poter avere sempre una melodia nel cuore, perché, come recita la preghiera del musicante “possiamo, attraverso i nostri strumenti, diffondere il Tuo messaggio di fratellanza e di pace, esaltare la Tua gloria, dare gioia e speranza ad ogni spirito umano nel solo, unico linguaggio universale”.

Buon Natale!

Claudi Cella – Musicante

26 Dicembre 2012adriano.avogadroadriano.avogadro

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